Sbarcati a Nador il nostro itinerario ci porta nelle montagne dell’Alto Atlas, in direzione di Imilchil nel cuore dell’Alto Atlante: montagne di oltre 3000 metri piccoli villaggi, dove il tempo pare essersi fermato.
Da Imilchil proseguiamo per vedere due laghi Tislit e Iseli e poi il ritorno per una pista dapprima verso le gorges du Todra, e poi verso i Gorges du Dades. Arrivati a Boumane percorriamo la suggestiva via delle Kasbe in direzione di Ouarzazate. Da li nella valle del Draa per arrivare a Zagora e poi a Tagounite dove inizia una suggestiva pista che porta a Foum Zguid. Quindi si prosegue in direzione di Tan Tan.
Siamo oramai nel Sahara Occidentale territorio desertico dove la popolazione originaria i Sahrawi contendono al Marocco la loro terra. Seguiamo la costa a falesia dove molte navi sono affondate forse spinte dalle correnti o ingannate dalle nebbia. Dopo avere superato la città di Laayoune capitale del Sahara occidentale arriviamo a Dakhla ultimo insediamento abitato dove espletiamo le formalità doganali di uscita. Si prosegue per Bir Ganduz ed il giorno successivo l’ingresso in Mauritania.
Puntiamo a est pieno seguendo la ferrovia per quasi 400 chilometri. Incrociamo più volte il famoso treno che con i suoi 3 locomotori e 180 vagoni é il più lungo al mondo! Siamo ormai nella zona dell'Adrar e dopo aver fatto il pieno ad Atar iniziamo la parte più tecnica del viaggio: risaliamo verso la depressione di El Beyyed. Lo spettacolo é grandioso. Tocchiamo Guelb el Richat, un cratere di 35 chilometri di diametro lasciato da un antico vulcano sprofondato e quindi Ouadane, antico centro carovaniero oggi al centro di un progetto di recupero e salvaguardia dell'UNESCO. I 100 chilometri di dune che ci separano da Chinguetti sono una delle tappe più belle di tutto il viaggio, il tratto finale percorso in uno wadi completamente insabbiato é infatti di rara bellezza. Chinguetti, settima città santa dell'Islam é oggi una città completamente accerchiata dalle dune. L'avanzata della sabbia mette a rischio migliaia di antichi manoscritti di religione, storia, scienza, matematica e musica, custoditi nelle biblioteche della città. Da qui proseguiamo verso Tidjikja. Tappa importante nella continuazione del viaggio verso sud la Guelta di Matmata. Puntiamo sempre verso sud e arriviamo al fiume Senegal che costeggiamo lungo le veloci piste fino al confine.
Appena passata la frontiera con il Senegal puntiamo verso St. Louis che ci accoglie con la sua atmosfera coloniale, i suoi colorati mercati, la musica e la birra fresca! Siamo oramai in Africa nera e ne respiriamo l’aria nei grandi mercati di Dakar, nelle strade tra la gente, sull’isola di Goree, porto di partenza delle navi negriere verso le Americhe oggi patrimonio dell’UNESCO.
Da Dakar rientriamo in aereo in Italia, non prima di aver caricato e imbarcato le nostre auto nei container. Dopo tre settimane le potremo riavere al porto di Genova.