Per correttezza e privacy, non scriverò i nomi dei partecipanti, ma so che leggendo queste righe ognuno capirà di chi parlo.
Quest'anno sono stato alle isole Egadi, in Sicilia. Dopo due anni di Croazia avevo voglia di nuovi orizzonti, di un nuovo mare. Cercando qua e la, ho scoperto una interessante proposta: "Sette isole in sette giorni". Guardo ed è convinzione a prima vista.
Prenotato il passaggio in barca e il volo, la sera del 22 luglio arrivo a Trapani. Subito mi accoglie il calore della Sicilia, i colori tipici di quest'isola incantata, un tramonto infuocato, il profumo del mare. Arrivo al porto e incontro lo skipper, un personaggio che sembra uscito da un romanzo di Camilleri, con una voce profonda che mentre lo ascolti, ti aspetti che il commissario Montalbano salti fuori da un momento all'altro. Nei giorni a venire con la sua voce roca e la sua cadenza, ci intraterrà con racconti di mare, aneddoti, consigli su come manovrare, sul modo di usare strumenti che, come il sestante, appartenevano ai navigatori d'altri tempi.
Sono il secondo ad arrivare; una componente del gruppo è gia arrivata nel primo pomeriggio e gli altri partecipanti arriveranno solo a trda sera, ma appena ci raggiungono in marina, subito la sensazione è che sarà una settimana piacevole. E così sarà...
Ora non scriverò un resoconto delle giornate trascorse su "Appassionatamente", la nostra barca, ma ottenuto il permesso, mi limiterò a riportare alcuni stralci di una mail scritta a tutti noi da un membro del nostro equipaggio pochi giorni dopo il rientro alla vita "normale". Questa persona mai prima di allora era salita su una barca a vela, mai aveva navigato, mai aveva saputo come fosse "convivere" con altre persone su uno spazio di dodici metri per tre.
Queste sono le sue parole e in esse è riassunto il clima e lo spirito del nostro viaggio.
...non è così facile scrivere qualche cosa, non tanto perché non sappia cosa dire, quanto perché le emozioni che ho vissuto sono state così tante e intense in così poco tempo, che è difficile districarle in pensieri fluenti e parole su carta.
...Siamo ritornati a casa, ancora con il "mood" dei marinai. Provo a spiegarmi: cammino per casa sistemando le valigie e mi sembra di camminare ondeggiando; sono in cucina a preparare qualcosa e mi rivedo davanti alla cambusa della barca, ondeggiando qua e là, mentre taglio i pomodori; porto in tavola e mi aspetto di sentire il vociare e le risate dell'equipaggio, mentre qualcuno si allunga per prendere le portate; cammino a piedi nudi per casa, faccio la doccia risparmiando l'acqua...
...Siamo fuori e non c'è più il vento che avvolge, che scompiglia i capelli, che dirige le vele e piega la barca...
...Ho chiesto al mio compagno: "ma a te, non manca?" senza menzionare il soggetto. Mi ha guardato e mi ha risposto "Sì, che mi manca, tantissimo!!" Sì, ci manca, e penso a dove sia ora Appassionatamente, ancorata in qualche caletta romantica di Favignana oppure, già in rotta per Pantelleria. Che notte! Non la dimenticherò mai più, come il resto della settimana...
...Mi è piaciuto tanto, moltissimo e penso di essere stata molto fortunata, perché avevo di fianco il mio immancabile compagno che mi ha sostenuta, vecchi e impagabili amici che mi hanno aiutata a capire i meccanismi, e nuovi amici che mi hanno aiutata con la loro allegria e la loro positività.
...Pensavo di trovare un personaggio altezzoso e scostante, invece ho trovato un "vecchio lupo di mare" esperto, comprensivo, rassicurante e fiducioso al punto da mettermi in mano il timone, di notte e dopo solo 24 ore dalla mia prima salita su una barca....
...Ti sono riconoscente di questa fiducia, mi hai aiutato a vincere la paura del mare, della barca, la paura di averne paura....
Ora mi piacerebbe poter condividere ancora qualche turno di notte o svegliarmi al mattino, con il solo sciabordio delle onde contro i fianchi della barca e il profumo dei pini marittimi che solletica il naso e... il nostro equipaggio, tutto quanto...
Non saprei che altro dire. Buona visione...