Una vacanza, questa, diversa dalle solite; a bordo di “Eternity”, un motor yacht in legno di 36 m. che ci ha portato ad esplorare i fondali ed i reef dell’ arcipelago di St. John, nella parte meridionale dell’Egitto. Poi giù, ai confini con il Sudan con le piccole isole di Zabargad e Sirnaka. Pochissime barche, nessun porticciolo, una settimana di tranquillità e serenità, immersi nel nostro elemento più naturale, l’acqua.
Senza alcuna possibilità di attraccare se non quella di fissarsi in “shamandura” per la notte. Dove il ritmo del tempo era segnato dall’ alternarsi di un cielo sempre blu ed un sole splendente che lasciava poi spazio a meravigliosi tramonti in cui il sole andava a nascondersi dietro le montagne della costa. Per trasformarsi poi in un limpidissimo cielo stellato…
Sott’acqua un altro mondo meraviglioso, tra i giardini di corallo di Sha’ab Maksur e l’ intreccio di cunicoli, grotte e spaccature di St. John’s Cave e Malawi Reef. E che dire dei bellissimi scorci nel blu di Sha’ab Claudio, ricolmi di pesci di ogni genere e colore: trigoni, murene, pesci angelo e farfalla, piccoli nudibranchi, tonni, carangidi, barracuda e qualche squalo pinna bianca.
Abbiamo inoltre visitato alcuni relitti, tra cui quello di un cargo russo. Ma l’incontro più emozionante è stato a Sataya (Dolphin reef), un esteso reef a forma di ferro di cavallo al cui interno vivono famiglie di delfini stenelle… Qui abbiamo vissuto l’emozione di nuotare, giocare, nuotare con loro, rincorrendoli con solo maschere e pinne.
I giorni sono trascorsi veloci e in allegria con i compagni di viaggio, uniti dalla stessa passione per il mare e per le immersioni; trascorrendo le serate a guardare le stelle, accompagnati dal canto melodioso dei marinai del nostro equipaggio. Una vacanza diversa, ma altrettanto ricca di emozioni…